DEFINIZIONE ED EPIDEMIOLOGIA DEL SINUS PILONIDALIS CISTI PILONIDALE
Si tratta di una patologia frequente, che rappresenta il 15% delle suppurazioni della regione anoperineale e del 68% delle suppurazioni indipendenti dell’ano e del retto. Questa patologia riguarda gli adolescenti e i giovani adulti; predomina nei soggetti a pelle bianca e dotati di notevole pelosità.
Non vi è un’univoca ipotesi eziopatogenica riguardo la malattia pilonidale, ma al giorno d’oggi la teoria che ha più credito è quella acquisita.
Nel 1946, Patey e Scarff hanno suggerito la teoria della penetrazione progressiva dei peli nel tessuto cellulare sottocutaneo grazie all’azione favorente di microtraumi ripetuti (strofinamento del solco intergluteo). Ne deriverebbe la formazione di una cavità pseudocistica circondata da tessuto di granulazione e contenente peli senza bulbo la cui estremità distale è diretta verso la profondità della cavità.
La diagnosi è clinica. L’ascesso acuto è spesso sintomo inaugurale, ma la malattia pilonidale può, al contrario, presentarsi anche sottoforma di suppurazione cronica intermittente della plica interglutea, l’esame obiettivo mette in evidenza uno o diversi orifizi primari a livello del solco intergluteo sulla linea mediana dai quali fuoriesce pus o siero. L’esplorazione di questi orifizi con lo specillo mostra bene il loro percorso extra-anale, anche se nel 7% dei casi, possono dirigersi in verso l’ano, ma senza mai comunicare col canale anale.
TRATTAMENTO
Il trattamento tradizionale della lesione è costituito dalla sua asportazione chirurgica con i peli in essa contenuti (intervento di asportazione di sinus pilonidalis) (ESCISSIONE ASPORTAZIONE CISTI PILONIDALE ). Si può fare sia con tecnica “chiusa” cioè con sintesi con punti della ferita e guarigione in 10-15 gg, o con tecnica “aperta” ovvero lasciando al sede dell’intervento “aperta” che verrà fatta guarire per medicazioni ripetute nel giro di 15-30 giorni solitamente . Trattandosi di una lesione infetta, il chirurgo deciderà in base all’estensione della patologia, se lasciare la ferita aperta o chiuderla (parzialmente o completamente) a fine intervento. Gli interventi avvengono in anestesia loco-regione lombosacrale) associata, se necessario ad una sedazione. In situazioni particolari, può essere impiegata l’anestesia generale. Il paziente viene posto in posizione prona.
La tecnica EPSIT (Endoscopic Pilonidal Sinus Treatment) (TRATTAMENTO CISTI PILONIDALE NON INVASIVO )è una delle opzioni chirurgiche più recenti ed efficaci per il trattamento del sinus pilonidalis possibile anche presso il nostro centro. Si tratta di una procedura minimamente invasiva che utilizza l’endoscopia per trattare il sinus pilonidalis in modo meno traumatico rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali. È particolarmente indicata per i pazienti che presentano sinus pilonidalis recidivante o che desiderano un trattamento con tempi di recupero più rapidi, eseguibile con anestesia loco regionale in regime ambulatoriale con ricovero di poche ore .
Relativamente al periodo postoperatorio, si ricorda che i tempi di guarigione sono di 4-6 settimane e vi è la necessità di sottoporsi con regolarità ad una serie di medicazioni ambulatoriali la cui durata e frequenza è variabile.