Definizione ed epidemiologia delle ernie inguinali
L’intervento di ernioplastica inguinale è uno degli intervento più eseguiti da un chirurgo generale.
Un’ernia è definita come una protrusione anomala di un organo o tessuto attraverso un difetto nelle sue pareti circostanti. Sebbene un’ernia possa verificarsi in vari punti del corpo, questi difetti coinvolgono più comunemente la parete addominale, in particolare la regione inguinale.
Vengono individuate diverse componenti anatomiche dell’ernia:
- Porta -> orifizion muscoloaponeurotico attraverso il quale può erniare il viscere;
- Sacco -> rivestimento del viscere erniato;
- Contenuto -> viscere presente all’interno del sacco (intestino tenue, omento, colon, sigma).
Un’ernia è riducibile quando il suo contenuto può essere riportato all’interno della muscolatura circostante.
È irriducibile o incarcerata quando non può essere ridotta.
Un’ernia strozzata ha un afflusso sanguigno compromesso al suo contenuto, il che rappresenta una complicazione grave e potenzialmente fatale. La strozzatura si verifica più spesso in ernie grandi che hanno piccoli orifizi. In questa situazione, il piccolo collo dell’ernia ostruisce il flusso sanguigno arterioso, il drenaggio venoso, o entrambi, al contenuto del sacco erniario.
Le ernie inguinali possono essere suddivise in due tipi: dirette e indirette.
Nel caso di un’ernia inguinale indiretta, il sacco erniario si sposta dall’anello inguinale interno passando obliquamente attraverso l’anello inguinale esterno, fino a raggiungere lo scroto.
Per contro, il sacco di un’ernia inguinale diretta protrude direttamente verso l’esterno e in avanti, posizionandosi medialmente rispetto all’anello inguinale interno e ai vasi epigastrici inferiori.
Le ernie sono una condizione frequente; tuttavia, la loro incidenza esatta non è nota. Si ritiene che il 5% della popolazione svilupperà un’ernia della parete addominale, anche se la prevalenza potrebbe essere ancora maggiore. Circa il 75% di tutte le ernie si manifestano nella zona inguinale.
La prevalenza aumenta con l’età.